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L’ARTE MARZIALE

 

La traduzione in italiano di Wing Tsun (o Chun) è “Eterna Primavera”. Molto spesso il praticante non si sofferma a sufficienza sul vero significato insito nel nome dell’Arte Marziale che sta praticando. Questo nome infatti, al di là dell’evocativo gusto squisitamente orientale, cela in sé il più importante concetto del Wing Tsun stesso.

La primavera infatti è da sempre considerata una fase di risveglio e di rinascita: una fase ascendente di rinnovata vitalità dopo la fase statica discendente dell’inverno.

Cosa possiamo trarre quindi dall’idea di una primavera “eterna”, quindi perpetua?

 

Per capirlo dobbiamo analizzare nel dettaglio le fasi di un attacco: Il pugno viene caricato, segue la sua traiettoria raggiungendo il massimo del suo potenziale energetico ed infine va a colpire il bersaglio dissipando tutta la sua energia nell’impatto.

Va da sé che se noi riceviamo il pugno quando questo è all’apice della sua potenza ci possiamo solo fare male; ma se invece lo intercettiamo quando è ancora all’inizio del suo movimento verso di noi, quindi nella sua “primavera”, non subiamo alcun danno ed anzi otteniamo persino il vantaggio di bloccare proprio sul nascere la forza del nostro avversario.

A nostra volta, se anche noi riusciamo a rimanere costantemente nella nostra “primavera”, ossia non giungiamo mai alla fase discendente dei movimenti che compiamo, concatenando così le nostre azioni a quelle dell’avversario colte alla sua “primavera” (ossia sul nascere), allora ci troviamo nella condizione di godere di un vantaggio netto e perpetuo.

Similmente al Tao, dove lo Yin e lo Yang si inseguono all’infinito senza mai perdere il contatto l’uno con l’altro, l’ “Eterna Primavera” si compie attraverso la perpetuazione di movimenti fluidi ed in armonia con quelli del nostro avversario.

Nel Wing Tsun, la sublimazione di questo concetto si studia attraverso la pratica costante del Chi-Sao, dove attraverso movimenti naturali ed istintivi codificati dai grandi maestri del passato, si cerca di riprodurre l’armonia dinamica di carico/scarico che sta alla base della nostra Arte e che la rende applicabile a tutti.

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