Sfatiamo un mito: il wingtsun e il fiore di prugno. Un confronto critico.
Negli anni 80/90 in cui non vi era una forte cultura marziale in occidente e vi era una forte spinta commerciale, il Wing Tsun veniva definito come il “pugilato dal fiore di prugno”, forse anche dovuto al simbolo utilizzato sulla divisa e per il conseguimento dei gradi, successivamente modificato in un logo con pugno con lettere W e T alle spalle racchiuse da triangolo che esprimeva un concetto più facile e interpretabile per noi occidentali.
Sono arrivati gli anni 90, internet, youtube, la “grande scissione del WT” del 2007, facebook, una cultura marziale maggiore e finalmente si può dire la verità(!): i due sistemi non sono parenti!

Il fiore di Prugno è uno dei caratteri cinesi pieni di significato e personalità: il prugno fiorisce quando fa freddo ed è il primo fiore che appare in primavera, per cui la sua vigorosa costituzione ha portato all’uso del prugno come simbolo distintivo dello sforza di auto-miglioramento attraverlo lo sviluppo spirituale.
Sfatiamo un mito: il pugilato dal fiore di prugno è il Meihuaquan che ha rari punti comune con il Wingtsun, sicuramente non le tecniche, ma alcuni passi fondamentali che caratterizzano soprattutto le arti marziali cinesi.
Innanzitutto Il WingTsun è legato all’ambiente teatrale e alla giunca rossa, mentre gli studenti del pugilato tradizionale del fiore di prugno provengono da ambienti più rurali e austeri.
日 為 師, 終身 為父
Insegnante Per un Giorno, Padre per tutta la vita – motto cinese
Quello che può accumunare i due sistemi è sicuramente una tradizione basate su di reti sociali create da relazioni familiari e gruppi di arti marziali chiusi.; c’è da considerare che nella struttura sociale tradizionale cinese, la parentela è la base di tutte le relazioni . Questo è dovuto all’influenza del Confucianesimo.
“I vicini tendono a convertirsi in famiglia dopo aver vissuto insieme per un lungo periodo, che è un’altra stretta relazione sulla base delle affinità [di sussistenza]” al di là dei legami di parentela di sangue
(Hsu, 2006b: 15).
Quindi, elemento comune,nel la relazione tra l’insegnante di arti marziali e l’apprendista è caratterizzata come legame di sangue tra padre e figlio, anche se ciò che differenzia principalmente i due stili è l’importanza che nel WingTsun venga dato alla donna (e come al contrario nel Meihuaquan la donna ha poca ,se non nessuna, importanza).
Entrambe hanno una “cerimonia d’ingresso” in cui gli aspiranti allievi diventano membri simbolici della famiglia, anche se in occidente, un po per motivi di marketing, un po per necessità,sono eliminate.
La “cerimonia d’ingresso” (入门) è presente in molte arti marziali cinesi e questo è dovuto alla corrente Taoista.. nel WingTsun la cerimonia è la semplice cerimonia del the, mentre nel Meihuaquan la cerimonia è molto più complessa (con pubblicazione di giuramento, lettura di regole e altro).
Il rituale di apprendistato ha comunque in entrambi gli stili (tradizionalmente) significato di creazione di relazione fra insegnante e il discepolo , relazione dello stesso tipo di quella che si ha tra un padre e un figlio (o una figlia).
Ma allora: perché il WingTsun, sistema così tradizionale ha spesso presente nella sua simbologia il fiore di prugno? può essere solo un motivo filosofico/storico/culturale?
La spiegazione che ci siamo dati noi è no, ed è radicata nei programmi per gradi superiori (pupazzo di legno e ChiGerk): di fatto i petali del fiore indicano le posizioni nel pupazzo [come indicato anche nel libro di GM LeungTing dove si ricollega anche al simbolo del triangolo], mentre nel ChiGerk il centro del petalo ha un contetto pratico fondamentale di occupazione della “centrale” (anche se il termine è usato un po impropriamente).